"Cosa posso fare per le cervicali?"
Casomai, cosa puoi smettere di fare per le cervicali:
Smetti di irrigidire il collo e le spalle dalla mattina alla sera.
"Come?"
Fermati ogni tanto e senti quello che stai facendo in quella zona del corpo. Respira e lascia andare ogni sforzo superfluo.
"Nessun esercizio?"
Sì, sdraiati ogni giorno per 10 minuti, con un appoggio sotto la testa e, senza fare nulla, ascolta i tuoi muscoli, scopri le tensioni inutili e lasciale andare.
"Ma è difficile, non ho tempo, ecc. ecc.!"
Tutti vogliono andare in paradiso, ma nessuno vuole morire.
YOGA WITH GIANCARLO
Fare il postino in Canada
venerdì 15 luglio 2022
Cervicali Blues
venerdì 8 luglio 2022
L'obiettivo dello yoga è di essere consapevoli o di 'fare giusto'. O l'uno o l'altro. Se scegli la consapevolezza, sbarazzati del concetto astratto e generalizzato di doverlo fare giusto.
Giusto per chi? Per quale tipo di corpo?
"Tutti vogliono fare giusto, ma nessuno si domanda se la propria idea di giusto sia effettivamente giusta."
(FM Alexander)
martedì 14 giugno 2022
Respirare di pancia?
Respirare di pancia o di torace? E' un falso dilemma: non esiste una respirazione "giusta", solo una più o meno adatta alla situazione. Se sei sdraiato, gli addominali saranno rilassati e respirerai "di pancia". Se stai compiendo uno sforzo, converrà attivare gli addominali e quindi il movimento del respiro sarà più accentuato nel torace (se non è bloccato da eccessive tensioni).
Non è vantaggioso invece respirare tirando su le spalle, che è quello che fanno certi quando gli si chiede di tirare un respiro profondo (non sarà irrigidendo le spalle che verrà profondo, anzi).
lunedì 13 giugno 2022
Fare ed essere
Nella pratica yoga, provate questo approccio: invece di cercare di "fare" le posizioni in base a un modello esterno, percepite e lasciate andare tutti gli sforzi che non servono. Ogni movimento partirà da un'esperienza interiore, non da un'imitazione priva di consapevolezza.
lunedì 6 giugno 2022
Tutto è relativo
Nel praticare lo yoga tutto dipende dal contesto.
Quando uno afferma "Questa posizione (asana) risolve tale problema", sorge la domanda "Per chi?" Se ognuno è diverso, unico per biologia e biografia, non hanno senso le affermazioni categoriche e generalizzate. Dipende dalla persona, dalla propria struttura anatomica, dalle proprie abitudini posturali, dalla propria storia, da tantissimi altri fattori.
L'asana non è una figura astratta, ma qualcosa che uno fa. Il contesto è la persona che la sta eseguendo. Invece di aspettarci un particolare risultato, possiamo scoprire cosa sentiamo (e facciamo) in quel momento, in quell'esperienza.
venerdì 30 novembre 2018
Lo yoga è un'esperienza interiore
Se cercheremo di "copiare" o di "fare bene", la nostra esperienza sarà limitata a un tentativo di adattarci a un'immagine ideale esterna.
Una volta osservato l'insegnante che dimostra il Guerriero 2, torniamo dentro di noi, sentiamo com'è per noi, proviamo a modificarlo e adattarlo per notare le diverse sensazioni.
Ecco perché, come insegnante, preferisco dare poche e chiare istruzioni e lasciare che ciascuno si viva la propria esperienza, senza dir loro cosa dovrebbero sentire.
martedì 13 novembre 2018
Respirare con il diaframma? Lo fanno tutti.
Spesso si dice respirazione diaframmatica quando in realtà si intende respirazione addominale (versus toracica), come se fosse il metodo migliore per respirare. Invece dipende dalla situazione. Non esiste un respiro giusto, ma un respiro più o meno adatto, più o meno efficiente.
Invece di cercare di respirare in un certo modo, prova a sentire più chiaramente come stai usando i tuoi muscoli; scopri le tensioni eccessive e superflue e lascia che il respiro vada da sè.